C’è chi dispera della scomparsa della pellicola e chi invece è entusiasta dell’arrivo del digitale. Tra questi ultimi si schiera, senza timori, il celebre Steve McCurry, che non ammette nostalgie e canta le lodi dell’elettronica applicata alla fotografia: “La fotografia digitale è bellissima – ha detto in un incontro al Brescia Photo Festival a inizio luglio -. Puoi connettere le fotografie più facilmente e, soprattutto, vedi subito il risultato. La qualità è migliore”.
Il fotografo Magnum, conosciuto in tutto il mondo per i suoi reportage e lo stile inconfondibile, con uno spiccato uso delle geometrie e dei colori saturi, ha raccontato anche la sua predilezione per le tecniche di stampa avanzate, perfetta concretizzazione del suo lavoro.
Carta trattata applicata a supporti rigidi, pigmenti luminosi e superfici innovative fanno parte dei suoi strumenti di lavoro quanto le macchine fotografiche: la perfetta produzione delle stampe da mostra determina il successo o meno dell’esposizione e di conseguenza la fama del fotografo. Per McCurry, la stampa fa davvero la differenza: ricchezza cromatica, definizione del dettaglio e supporto dipendono dal laboratorio.
L’occhio e lo stile, invece, sono del fotografo.
Il risultato è una qualità fine art, applicata al lavoro di un vero artista.